Marketing Diretto: 40 anni, sentirli tutti e rinascere grazie all’e-commerce.
Il marketing diretto, o VPC come lo chiamano i francesi (Vente par Correspondance), non è mai riuscito a stimolare e ad attrarre i budget che forse merita (meritava?).
Oggi, come 40 anni fa, in verità non è assolutamente cambiato quasi nulla nel comparto cartaceo, mentre la vera trasformazione è stata sul mezzo, il digitale sta cambiando anche questo (fortunatamente).
In questi due interessanti articoli, tratti dalla rivista il Millimetro n. 63 del 1979, è riportata un’approfondita analisi del mercato del Marketing Diretto Francese nel primo (tratto dalla rivista Stratégies) e del “neo nato” mercato Italiano.
Come sempre precisa e dettagliata anche se le numeriche risalgono al 1977 (per la Francia) più recenti quelle fornite dall’ANVEC (Assoziazione Nazionale fra aziende di vendita per corrispondenza).
Tralasciando il valore assoluto dei dati di ambedue le ricerche e analizzando invece gli indicatori percentuali, magicamente entrambi gli articoli diventano estremamente attuali.
Cosi com’è attuale il costante problema della creatività nel marketing diretto, oggi come allora.
In verità oggi, pur avendo moltiplicato le opportunità di contatto e i formati, è molto ma molto più complicato.
Nell’intervista a Claudio Ceper ci sono regole per la creatività de “l’avviso stampa a tagliando”, equiparabile alla dem, assolutamente da leggere perchè sono le stesse che ad oggi tutti i professionisti del digitale rifilano come innovative. A partire dal titolo (per i nativi digitali leggi oggetto della dem) per passare al contenuto (contenuto della dem) con tanto di esempi di campagne (di successo).
Qualcosa suonava familiare… ad esempio “Vente par Correspondence” è molto simile a “Vente-privee” e non solo…
Oggi infatti parliamo di e-Commerce (e non di vendite per corrispondenza), citiamo il Consorzio Netcomm come rappresentante di settore, che ha inglobato l’Anved (ex Anvec), parliamo di tassi di conversione e li raffrontiamo con il retail tradizionale dando il peso percentuale del mercato, come veniva fatto 40 anni or sono. Di fatto non è cambiato nulla anche se tutto si è trasformato.
“Quarant’anni fa lo schermo del pc era la pagina della rivista, il mouse era la penna e il carrello era il francobollo.”
Anche se questo paragone è semplicistico e criticabile, sempre di vendite a distanza stiamo parlando, gli obiettivi rimangono gli stessi, con nuovi limiti e nuove opportunità.
Le VPC in Francia nel 1977 cubavano un fatturato di 11.455 milioni che rappresentava il 2,2% del commercio al dettaglio, inferiore rispetto alla Germania ( solo quella Occidentale 😉 5,1% e della Gran Bretagna 4,8%, tuttavia più avanti di Svizzera 1,6%, Olanda 1,3%, Belgio 1,2% e Italia 0,5%
Nel commercio elettronico la classifica è molto simile, ecco la top 10 country in termini di vendite b2c: Gran Bretagna, Francia, Germania, Russia, Spagna, Italia, Olanda, Danimarca e Svizzera, anche se adesso il focus è sulle conversioni da mobile rispetto al pc, una volta era il telefono verso il catalogo.
Per chi ha tempo e voglia di seguito riportiamo i due articoli, in formato pdf
Marketing_diretto_le_VPC_diventano_creative_il_millimetro_settembre_1979
il_marketing_diretto_in_Italia_il_millimetro_settembre_1979
RIFERIMENTI:
Articoli tratti dalla rivista il Millimetro n. 63 Settembre 1979. Periodico di informazione di Marketing e di pubblicità. Pupliepi – Milano
Fonte della “Top 10 vendite e-commerce”: Ecommerce Europe