Quando Armando Testa fece battere a macchina le “Confessioni” di Ogilvy…
Credito fotografico: Gemma De Angelis Testa.
Sapevate che Armando Testa, il maggiore esponente della storia della pubblicità in Italia, fece tradurre e dattiloscrivere, solo per le prime linee dell’agenzia, una versione privata e limitata del libro di David Ogilvy “Le confessioni di un pubblicitario”, che sarebbe poi diventato nel tempo uno dei “grandi classici” della storia della pubblicità?
In questa pubblicazione Ogilvy raccontò i successi ottenuti nell’arco della propria carriera, ma soprattutto, evidenziò per la prima volta l’importanza nell’associare a ogni messaggio pubblicitario un autentico valore, costruendo una personalità di marca con un’identità precisa per farla distinguere dalle altre.
Il testo è un “must” della storia della pubblicità e per gli argomenti trattati è ancora di grande attualità. Vale la pena ricordare che è stato tradotto in quattordici lingue diverse e ha superato il milione di copie in tutto il mondo.
Anche in questo caso il genio di Armando Testa aveva non solo anticipato i tempi ma aveva intuito che questo testo sarebbe diventato un best seller.
Questa è la versione fatta tradurre in italiano dallo storico pubblicitario piemontese tra la fine degli anni’60 e i primi anni ’70:
Copertina di “Le confessioni di un pubblicitario”, pubblicazione di David Ogilvy fatta tradurre da Armando Testa in italiano e dattiloscritta.
Indice di “Le confessioni di un pubblicitario”, pubblicazione di David Ogilvy fatta tradurre da Armando Testa in italiano e dattiloscritta.
Pubblicazione ricevuta da Aldo Lanfranco.